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Concept

Filosofia, obiettivi, missione del marchio Geko

GEKO è la risposta alla costante domanda che ogni giorno ci fanno i pescatori d’acqua dolce. Abbiamo finalmente dato voce a chi ama a tal punto gli artificiali Seaspin, da usarli regolarmente nei laghi e nei fiumi dell’entroterra, per l’evidente potere catturante che questi hanno sui pesci predatori. Abbiamo studiato e bilanciato gli assetti, cambiando le livree e le ancorine, per rendere ancora più performanti tutti i nostri prodotti. Noi siamo pescatori e diamo risposte alle necessità dei pescatori, tutti i nostri artificiali sono frutto di esperienza ed un lungo lavoro di progettazione. La nostra forza e la collaborazione, con chi giorno dopo giorno lancia costantemente esche nell’acqua fino a conoscerne i piccoli dettagli, fanno le grandi differenze. Per la realizzazione del marchio GEKO abbiamo lavorato fianco a fianco con un team di professionisti USA, unendo l’esperienza italiana ed europea a quella americana.
A sottolineare la sensibilità dell’azienda per i problemi ambientali, abbiamo realizzato un nuovo confezionamento “plastic less” delle hardbaits e delle spinnerbaits del marchio. Grazie ad una diversa forma di confezionamento siamo riusciti a risparmiare circa il 90% nell’utilizzo della plastica rispetto al confezionamento originale.
Fish the GEKO.

“Sono piccole le ondine…spesso al mattino presto quasi inesistenti, tutto un ecosistema si sviluppa intorno al canneto. Il poco vento che muove le cannucce e il piccolo moto ondoso sono rumori normali…normali sono le folaghe che giocano e mangiano le alghe sul limitare della riva, non è interessantissimo il martin pescatore che si tuffa ogni tanto a pesca…I persici sole sulle tane, nell’acqua bassa quasi impossibili da raggiungere per il grosso BASS che nelle cannucce aspetta…Aspetta, immobile, non gira neanche gli occhi se un branco di alborelle passa guardingo ad un metro dalle cannucce…quelle, capirai, al primo movimento di pinna…quelle volano! Le rane? Le rane poi…non sbagliano un salto…o quasi. Lui, il Black, è li nel “disastro normale” di un canneto. Qualcosa però…qualcosa di strano, non vicinissimo, ma qualcosa di strano attira il suo interesse…Un tuffo, uno splash particolare. Gli occhi girano e osservano verso l’ipotetico punto dove è avvenuto quel rumore…diverso. Qualcosa è entrato in acqua ma non lo ha visto, non ha visto precisamente dove, è stato quel rumore…Pinne aperte e “antenne tese”, adesso un rumore, un piccolo irregolare sfregare sull’intrigo di canne lo conduce in un punto preciso da prendere in considerazione…
Il Bass è in allarme, le sue “orecchie”, i suoi radar sono direzionati verso quel particolare rumore…Qualcosa li…è in difficoltà, probabilmente non è nella condizione di poter fuggire… Adesso un secondo di silenzio e poi il fruscio riprende frenetico, ma poi si ferma…tic.. strrr, tic, tic…strrrr…secondi, pochissimi secondi per individuare e seguire, arrivare a quella curiosa creatura che è li…vicinissima ora, si nasconde…con difficoltà cerca di uscire dalle canne, spolvera il fondo…alza una nuvoletta di “polvere” e prova a scavalcare quella radice…tic…tric… In difficoltà rumorosamente in difficoltà un pesciolino isolato…non può fuggire, sembra così incredibilmente sprovveduto, lento, rumoroso…Preso!” (Il Pendolino Rig System di Paolo Germani)

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